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Lo sapevate che circa il 50% delle donne è colpita da un’infezione delle vie urinarie almeno una volta nel corso della propria vita?
Si tratta infatti di disturbi non poco comuni… Se vi sentite tirati in causa, questo articolo potrebbe fare al caso vostro!
Abbiamo già introdotto l’argomento cistite (se vi siete persi l’articolo, potete andare a leggerlo qui).
Ricapitoliamo brevemente che cos’è la cistite e perché può presentarsi così frequentemente.
È un’infiammazione della mucosa della vescica. Si tratta, come abbiamo già visto, di un disturbo molto comune che interessa soprattutto le donne.
I responsabili di questa infiammazione sono soprattutto… BATTERI! Infatti la cistite si sviluppa solitamente perché i batteri della flora fecale o vaginale colonizzano la mucosa attorno all’uretra e risalgono il condotto urinario, arrivando fino alla vescica. Quali batteri sono coinvolti? Sono soprattutto di ceppi uropatogenetici di Escherichia coli, che spesso appunto sono di derivazione intestinale.
Le infezioni del tratto urinario sono più comuni nelle donne proprio a causa della conformazione anatomica dell’uretra, che è molto più breve rispetto a quella degli uomini ed è posta vicino alla vagina e al retto, determinando un maggior rischio di contaminazione batterica!
Tra i sintomi della cistite, vengono solitamente riconosciuti i seguenti:
I casi lievi spesso migliorano da soli o riescono ad essere trattati efficacemente in pochi giorni. Alcune persone, tuttavia, sperimentano frequentemente episodi di cistite e possono aver bisogno di un trattamento a lungo termine. È molto importante dunque capire l’entità del problema e rivolgersi al proprio medico curante.
La prima cosa che possiamo fare per affrontare un problema come la cistite è agire sul nostro stile di vita: stress, cattiva alimentazione, stanchezza fisica e mentale, scarsa o eccessiva igiene intima sono tutti fattori che predispongono all’insorgenza del problema!
Se entriamo nel mondo dell’alimentazione, ad esempio, la prima regola è sicuramente quella di evitare o limitare l’assunzione di alimenti che possono infiammare la vescica, tra i quali troviamo cibi processati, bevande gassate e zuccherate, dolci, alcool, caffè e tè, alimenti speziati…
D’altro canto, esistono anche molti cibi che ci possono aiutare a contrastare questo fastidioso disturbo: ad esempio, lo sapevate che (per citare un ortaggio di stagione!) gli asparagi, grazie alle loro proprietà depurative e diuretiche, possono essere dei validi alleati nella prevenzione di problemi alle vie urinarie?
Vi siete mai chiesti invece quali risorse contro la cistite ci può proporre il mondo delle piante?
Andiamo a scoprirlo insieme!
Il Cranberry (Vaccinium macrocarpon), forse meglio conosciuto come mirtillo rosso americano è una pianta di piccole dimensioni originaria, appunto, del Nord-Est America.
Curiosità: il termine “macrocarpon” che significa “frutto grande” fa riferimento proprio alle succulente bacche rosse che costituiscono il frutto della pianta! Le bacche vengono utilizzate per produrre alimenti (composte di frutta e succhi) e sono sfruttate per le loro proprietà farmacologiche.
Quali sono i costituenti del Cranberry?
I principali composti che determinano le proprietà del Cranberry sono flavonoidi, antocianine, proantocianidine e le catechine. Inoltre, presenta anche carboidrati (soprattutto fruttosio), acidi organici (malico, ossalico, citrico, benzoico), tannini e vitamina C.
Come agisce contro la cistite?
Le proantocianidine di tipo A sono le vere protagoniste della marcata attività antimicrobica del Cranberry, sfruttata per contrastare alcune infezioni del tratto urinario, come ad esempio la cistite. Questa attività consiste, in particolare, nell’inibire l’adesione dei batteri all’epitelio della parete della vescica.
L’Escherichia coli (il microrganismo che di norma è maggiormente implicato nelle infezioni delle vie urinarie) è dotato di fimbrie, strutture simili a flagelli che permettono ai batteri di aderire alle mucose dell’ambiente in cui si trovano. Le proantocianidine di tipo A interagiscono proprie con le fimbrie del batterio, impedendone l’aggancio all’epitelio della vescica e rendendo quindi il batterio incapace di colonizzare efficacemente l’ambiente e di causare la cistite!
I principali costituenti chimici del Cranberry, inoltre, conferiscono al frutto spiccate proprietà antiossidanti.
L’Hibiscus sabdariffa, conosciuto anche come “Rosella”, è una varietà di Ibisco, appartenente alla famiglia delle Malvacee. Si tratta di una pianta che viene sfruttata in diversi campi grazie alle sue proprietà farmacologiche.
Quali sono i principali costituenti dell’ibisco?
Antocianine, flavonoidi, acidi organici e polisaccaridi sono i costituenti principali dell’ibisco e ne determinano le principali proprietà.
Quali sono queste proprietà e come possono aiutare a contrastare la cistite?
Le proprietà dell’ibisco nel prevenire le infezioni batteriche del sistema urinario sono tradizionalmente note. Questo è possibile proprio grazie ai suoi principali costituenti:
Studi degli ultimi decenni hanno proprio confermato la capacità dell’ibisco di ridurre gli episodi di infezioni urinarie grazie alle azioni antimicrobica e antimicotica nei confronti dei principali agenti patogeni del tratto urinario, ossia Escherichia Coli (che abbiamo già visto) e Candida albicans (fungo che può essere anch’esso causa di infezione).
Curiosità: lo sapevate che l’ibisco non è altro che il karkadè? L’infuso di karkadè, dal colore rosso deciso e dal gusto leggermente acidulo, è ricco di tutti quei composti che determinano le proprietà benefiche dell’ibisco! Gustarlo sia caldo che freddo può essere un vero toccasana per la salute!
Il D-mannosio è uno zucchero semplice, che viene estratto dal legno del larice e della betulla.
Viene utilizzato per la preparazione di integratori che favoriscono la funzionalità delle vie urinarie e possono aiutare in presenza di cistite.
Come ci aiuta contro la cistite?
Anche il D-mannosio agisce contrastando l’adesione dei batteri all’epitelio della vescica. Il D-mannosio assunto viene rapidamente assorbito e in circa 30 minuti raggiunge gli organi periferici, quindi viene escreto dal tratto urinario. A questo livello, il D-mannosio inibisce l’adesione dei batteri alla parete della vescica: questi infatti, legando il D-mannosio libero nelle urine e al posto delle proteine presenti sulla superficie delle cellule vescicali, vengono intrappolati nel flusso urinario e quindi successivamente eliminati!
Si tratta di una sostanza resinosa che viene prodotta dalle api. Abbiamo già visto che cos’è la propoli e come possiamo usarla in un nostro articolo, al quale vi rimandiamo se siete interessati ad approfondire l’argomento (cliccando qui).
Come può aiutarci contro la cistite?
Tra le sue potenzialità, la propoli possiede attività batteriostatica e battericida. È infatti in grado di agire direttamente sulle cellule batteriche, impedendone la moltiplicazione o distruggendole. Inoltre è in grado di intervenire nei processi immunitari, stimolando l’attività fagocitaria dei macrofagi.
Negli ultimi anni è stata anche studiata l’azione della propoli in associazione alle proantocianidine del Cranberry per contrastare le infezioni delle vie urinarie: in particolare, è emerso un effetto protettivo contro l’adesione e la colonizzazione da parte di Escherichia coli uropatogeno.
Oltre alle proprietà antibatteriche, la propoli ha anche la capacità di acidificare il pH delle vie urinarie, rendendo l’ambiente sfavorevole alla crescita dei patogeni.
Per concludere…
Avete visto come la natura può aiutarci ad affrontare (nei casi più lievi) questo fastidioso disturbo? Se ai rimedi naturali abbiniamo un sano stile di vita ed una corretta alimentazione, il primo passo è fatto!
Ho studiato per diventare Biologa Nutrizionista perché mi ha sempre affascinato il rapporto tra alimentazione e salute.
Le esperienze all’estero mi hanno stimolata a crescere personalmente e professionalmente.
Mi piacerebbe aiutare chiunque lo desideri ad intraprendere un percorso verso un’alimentazione corretta ed equilibrata
Drenax Forte è una linea di integratori alimentari studiata in Italia e che vanta un brevetto unico dato dall’associazione tra Lespedeza e Rutina.