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Per ritenzione idrica si intende un accumulo di liquidi che può localizzarsi in un’unica zona (pancia, gambe, addome, dita, piedi, ecc.) o essere diffuso in tutto l’organismo. Oggi parliamo delle sue 5 principali cause.
Il sale è il peggior nemico per il nostro organismo, nonché responsabile numero uno, della ritenzione idrica. Un cucchiaino normalmente fornisce 2300 mg di sodio, la dose giornaliera consigliata è di circa 2 g. È importante fare attenzione anche alle fonti occulte di sale come ad esempio:
Non si deve dimenticare che lo stesso sovrappeso può aggravare o causare ritenzione e pertanto in tali situazioni è importante seguire una dieta bilanciata ed equilibrata, ipocalorica.
Frutta e verdura sono ricche di antiossidanti e principi attivi che contribuiscono al buon funzionamento dei vasi sanguigni e del microcircolo capillare, non dimentichiamoci di inserirle nella nostra dieta!
In ultimo ricordiamoci che anche se l’acqua non rappresenta un vero nutriente, resta comunque essenziale per assicurare il drenaggio fisiologico dei liquidi in eccesso.
Il buon funzionamento della circolazione venosa degli arti inferiori è un fattore importante per il corretto equilibrio idrico dell’organismo. Piccoli deficit in tal senso possono portare a gambe gonfie e pesanti, causate anche da una maggiore ritenzione dei liquidi.
A tal proposito l’esercizio fisico, anche localizzato a livello degli arti inferiori, unitamente ad alcuni accorgimenti riportati nei vizi di postura, aiuta ad assicurare una corretta e fisiologica circolazione.
La colonna vertebrale ha una sua curvatura fisiologica, che, se modificata, può causare gravi disturbi. Questa variazione può essere causata dalla consuetudine a particolari posture lavorative o dalle abitudini di tutti i giorni, da vestiario inadatto o tacchi troppo alti, ecc..
Da dove possono arrivare vizi posturali? Vediamo qui qualche esempio:
Sotto accusa tutti gli abbigliamenti che esercitano una forte compressione. No, quindi, a tutti gli indumenti intimi attillati che ostacolano la circolazione venosa e linfatica (body troppo stretti, calze autoreggenti, ecc.), così come i jeans troppo aderenti, tute da ginnastica con elastici comprimenti. In particolare tutto ciò che può stringere alla radice delle gambe e causare difetti di circolazione. Anche il reggiseno con le spalline che segnano troppo può comprimere la circolazione delle spalle e del braccio.
L’altro imputato sono i tacchi troppo alti. L’uso di questi ultimi implica un sovraccarico per l’avampiede, che compresso da una punta stretta peggiora ancora di più la situazione. Una ridotta o alterata deambulazione per l’inesatto appoggio plantare o anche una prolungata stazione eretta conduce a un ristagno di sangue e conseguentemente a ritenzione idrica.
Improvvise e repentine modificazioni dei propri bioritmi, fatica fisica particolarmente marcata, mutamento dell’ambiente, alterate condizioni lavorative, possono convergere e talora affiancarsi ad altre concause nel determinare l’insorgenza della ritenzione idrica. Un sonno poco ristoratore, un ritmo di vita frenetico innescano abitudini poco salutari, quali l’abuso di alcool e caffè.
Particolare attenzione al fumo: altera la funzionalità dei polmoni che non sono più in grado di eliminare le scorie normalmente rimosse tramite la respirazione. I tessuti, a causa della permanenza di queste scorie, rimangono intossicati, acidificati e tutto ciò porta anche a trattenere maggiormente i liquidi.
Oggi abbiamo individuato le 5 principali cause della ritenzione idrica.
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